Tuesday, June 8, 2010

Racconti Shinseikai brevi.














Lo studente bussò alla porta del Dojo. Il Maestro aprì la porta lentamente, e chiese:
"Che cosa cerchi?"
Lo studente rispose, esitante:
"Non lo so".
Il Maestro pensò, e poi disse:
"Puoi entrare".

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Lo studente bussò alla porta del Dojo. Il Maestro aprì la porta, e chiese:
"Chi sei?"
Lo studente rispose:
"Non lo so".
Il Maestro disse:
"Puoi entrare".

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Lo studente arrivò al Dojo dopo tre giorni di cammino tra i rovi, e bussò alla porta. Il Maestro aprì la porta a metà, e chiese:
"Da dove vieni?".
Lo studente rispose:
"Vengo da tre giorni di cammino tra i rovi, e ho sudato sette camicie - che non posseggo -  per arrivare qui, conquistare un posto nel tuo Dojo, ed apprendere i tuoi insegnamenti, Sensei".
Il Maestro chiuse la metà della porta, e non la riaprì.

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Lo studente arrivò al Dojo in una carrozza trainata da due cavalli neri. 
Scese, e bussò alla porta.
Il Maestro aprì la porta, e rimanendo sulla soglia disse:
"Perchè sei qui?"
Lo studente rispose:
"Mi annoiavo".
Il Maestro fece entrare lo studente, e pensò:
"Da ora non lo farai".

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Lo studente arrivò al Dojo con la sacca sulle spalle, e bussò alla porta.
Il Maestro aprì la porta, e aspettò le parole dello studente.
Che non aprì bocca.
Il maestro fece entrare lo studente, e disse:
"Benvenuto".

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Lo studente arrivò al Dojo un giorno prima, e bussò alla porta.
Il Maestro non c'era, stava allenando un altro studente.
Lo studente aspettò. Il giorno dopo, bussò alla porta.
Il Maestro aprì la porta, e disse:
"Da quanto sei qui?".
Lo studente rispose:
"Da ieri".
Il Maestro chiuse la porta senza alcuna spiegazione.

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Lo studente arrivò al Dojo con la faccia gonfia e pesta, e bussò alla porta.
Il Maestro aprì.
Guardò lo studente.
Lo anticipò, dicendo:
"Non è il momento".
E chiuse la porta.

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Lo studente arrivò al Dojo completamente coperto di fango e polvere, e bussò alla porta.
Il Maestro aprì, e disse:
"Di cosa hai bisogno?".
Lo studente rispose:
"Di acqua, per lavarmi".
Il Maestro fece strada, e disse:
"Puoi entrare".

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Lo studente arrivò al Dojo, e bussò alla porta.
Nessuno rispose.
Bussò di nuovo.
Nessuno rispose.
Bussò ancora, più forte.
Nessuno rispose.
Lo studente mise la sacca sulle spalle e tornò sui suoi passi.
Dietro la porta, il Maestro, sospirò.

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Lo studente arrivò al Dojo, e bussò alla porta.
Il Maestro aprì, e mise in mano allo studente una scopa.
Lo studente iniziò a spazzare l'ingresso, ed una volta finito l'ingresso fu invitato dal Maestro a spazzare i locali del Dojo.

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Lo studente arrivò al Dojo con una domanda ben precisa in testa.
La paura di essere rifiutato era pari alla curiosità che serbava oramai da tempo dentro di sé.
Si fece forza. Bussò alla porta del Dojo, tre battiti inequivocabili.
Il Maestro aprì, e disse:
"Cosa vuoi sapere?".
Lo studente rispose:
"Sensei, perché alcuni studenti riescono ad entrare ed altri no?".
Il Maestro sorrise, si scostò di lato, e disse:
"Entra pure, te lo insegnerò".
E, sorridendo, chiuse la porta.

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