Wednesday, October 14, 2009

Il Signore dell'Anello

Ehilà, mondo. Ottima lezione, ieri sera. 
Inizio a non preoccuparmi più del numero della lezione, ma di cosa riuscirò a portare a casa (corpo incluso). 
L'ambiente del luogo-dove-si-insegna-la-via incoraggia l'apprendimento esponenziale, e la lezione di ieri sera ne è stato un esempio calzante. Ogni studio di tecniche effettuato con gli allievi più anziani (i "colorati") ti insegna differenti movimenti e differenti modi di pensare, che riutilizzerai subito dopo.


Ed ora le (auto) critiche.
(voce del Sensei: Dai Dai Dai Dai Dai! Non cedere!)
Non riesco ancora ad eseguire gli esercizi di riscaldamento in maniera piena e completa, e questo mi frustra un po'... Credo che il connubio tra corpo e mente sia una relazione difficile e piena di litigi. Deve, comunque, essere funzionante e ben oliata in uno sport come questo, dove la catena pensiero-azione-pensiero-pensiero è importante (credo) tanto quanto la catena cinetica.
(voce del Sensei: Sciolto!)
Sono ancora rigido. Il ripasso delle tecniche con i colorati  serve per impostare la precisione dei movimenti e - fortunatamente - per evidenziare gli errori. La mia non-scioltezza è evidente, e mi è stata fatta notare in tutte le occasioni. Ci devo lavorare sopra.


Ieri sera ho anche avuto l'onore di vedere il Sensei in azione, sul ring. Il Signore dell'Anello. Il Sensei cambia forma e sguardo, quando è sul palco del combattimento. Il malcapitato avversario può accorgersi che i suoi occhi diventano neri, anche senza cambiare colore, mentre porta i colpi - completamente attutiti, in versione Demo - che arrivano senza l'attrito dell'inesperienza.
Ieri sera, quel malcapitato ero io, e ... spero succeda spesso. :-)
Dai Dai Dai Dai Dai, manca un solo giorno a giovedì.

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