Premetto anche di non prediligere innesti (?) culturali alla Sacher-Masoch, ho un istinto di conservazione medio-alto e se vedo una rissa con scazzottata budspenceriana riesco a raggiungere, grazie alle lunghe leve, una velocità di fuga che unita alla paura mi rende praticamente sfuggevole come un capitone che per caso guarda il calendario e si accorge che è la vigilia di Natale, è in cucina e tutti lo guardano strano.
Non capisco, però, perché una parte di me - quella vestita di bianco - continua a sogghignare, fermenta, saltella, si agita, ripercorre mentalmente gli errori e le possibili soluzioni, brucia d'orgoglio mai avuto, e irride l'altra parte - quella, in genere, vestita di nero - acciaccata, claudicante, parzialmente funzionevole, con sinapsi-movimento costantemente in ritardo, e che ogni volta riscopre lo studio di una disciplina a contatto pieno e le sue implicazioni.
Bianco e Nero, quindi.
Il Bianco ha pensieri veloci come non vedo l'ora che sia giovedì e poi sabato e poi martedì e poi metto il Karategi paratibie bende guantoni in borsa e cerco su Wikipedia informazioni sugli stili e guardo filmati su YouTube e mi accorgo che esiste un universo che se tutto va bene ci vorranno cinque o sei anni prima di fare qualcosa e intanto pedalare fare flessioni assorbire cultura fare esperienza prendere calci prendere pugni correggere errori cercare movimenti poi velocità poi precisione e forza e non arrendersi perché ogni volta sarà differente e il cambiamento è vita e chi non cambia non vive e chi se ne frega del recupero e di questo periodo Joyciano senza virgole senza punteggiature in fondo lo voglio e lo farò.
[Pausa: La telecamera passa lentamente, in piano sequenza, dall'omino in Karategi e cintura bianca ad un omino vestito di nero. L'omino in Karategi rimane sfocato, sullo sfondo, e l'omino nero è inquadrato in piano americano].
Il Nero ha qualche problema con le appendici destre del corpo. La mano ancora non è al 100%. Il piede - che ieri funzionava - stamattina non si muove, causando temporanea zoppia e sensazione di inadeguatezza. Il Nero scrive lentamente. Prende le sue pause. Usa la punteggiatura per prendere fiato. Non riesce a contrastare la gravità (ed intende quella newtoniana) e aspetta che la situazione volga a suo favore. Vede il Bianco, dietro di lui, che continua a saltellare. Il Nero, per ora, può farlo solo con il sinistro.
[Dissolvenza. Primo piano sul blog].
Bene. Bianco e Nero. Mi ricorda qualcosa (Y & Y). :-)
2 comments:
Se inizi a contare in giapponese i giorni che mancano all'inizio della prossima lezione .....benvenuto nel club !
Ivano (compagno di geri)
OSU !
P.S. Word verification "reboste"
Studierò i numeri :-) !!
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